INSTALLARE UN CONDIZIONATORE

DI CHE POTENZA DEV’ESSERE UN CLIMATIZZATORE

Per far installare un climatizzatore in casa c’è bisogno di capire prima di tutto qual’è la potenza frigorifera necessaria per poter condizionare correttamente un ambiente interno. I climatizzatori a parete partono con una potenza minima di 7000 btu. BTU sta per “brìtish termal unit”, un sistema di misura che definisce il potere refrigerante nei sistemi di condizionamento.

Vediamo la tabella :

Questo riferimento è valido per l’altezza standard del soffitto al 2,70 metri. Per esempio in una stanza di 20 mq dove non ci sono particolari dispersioni termiche è sufficiente un climatizzatore da 7000 btu, mentre per una stanza di 30 mq. occorre installarne uno da 9000 btu e così via…

DOVE POSIZIONARE IL CLIMATIZZATORE

Bisogna poi decidere dove posizionare il condizionatore. A qualcuno piace avere il getto d’aria direttamente addosso, ad altri invece piace l’idea di condizionare le stanze in cui si vive mantenendo una certa distanza, scelta del tutto personale. Noi consigliamo di non avere il getto d’aria direttamente addosso, quindi cercare una soluzione subito nella stanza adiacente, ma eventualmente si può sempre ricorrere ad un deflettore (in genere sono di colore trasparente) che devia l’aria mandandola in alto

Importante è pianificare dove far passare i tubi di allacciamento poichè bisogna cercare di rendere più estetica possibile l’installazione, per questo ci sono diversi fattori che i nostri incaricati sapranno indicarvi di persona durante il sopralluogo.

IL CLIMATIZZATORE ABBATTE LA TEMPERATURA ?

Tanti pensano che il climatizzatore serve ad abbattere la temperatura nella stanza, in realtà se correttamente dimensionato abbatte la temperatura interna di solo circa 5 o 10 gradi al massimo, ma non è quello di cui abbiamo bisogno. Quello che ci da la sensazione di mancanza d’aria è invece l’umidità, tappando i pori della nostra pelle. Il climatizzatore infatti sia in modalità freddo che in deumidificazione elimina l’eccesso di umidità rendendo l’aria più sana e respirabile evitando anche di farci sudare inutilmente.

MANTENERE EFFICIENTE L’IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO

1. Pulizia filtro (circa ogni due settimane in caso di utilizzo intenso): ottimizzazione consumi e qualità aria superiore.
2. Controllo periodico da personale qualificato del livello gas refrigerante per non perdere efficienza e peggiorare i consumi.
3. Verifica stabilità e sicurezza della macchina esterna.

MANUTENZIONE: PER IMPIANTI SUPERIORI AI 12 KW

L’intervento di manutenzione o di controllo dell’efficienza energetica viene richiesto solo per macchine con una potenza superiore ai 12 KW, modelli portatili esclusi. Per le pompe di calore, la legge ha introdotto l’obbligo del libretto di impianto, documento che viene rilasciato dal tecnico che installa la macchina. Gli utenti con un impianto già installato, sprovvisti del libretto, dovranno riceverlo alla prima manutenzione utile da parte di un tecnico.

UTILIZZO RESPONSABILE

• Guarda sempre le certificazioni energetiche per fare una scelta oculata nei consumi. Dalla classe A alla classe C il consumo energetico si impenna decisamente.  L’indice EER identifica l’efficienza del condizionatore: più alto è l’EER, minori sono i consumi.
•  Per garantire una corretta circolazione dell’aria è opportuno lasciare dello spazio libero attorno alle unità, esterne e interne, del condizionatore.
•  Non esporre l’elemento esterno alla luce diretta del sole.
•  Chiudere la porta della stanza da raffreddare o riscaldare per evitare che la differenza di temperatura tra i vari ambienti faccia lavorare al massimo regime il condizionatore.
• Chiudere le finestre della stanza dove è montato il condizionatore. In estate, durante il giorno tieni le tapparelle abbassate in modo che il locale non si surriscaldi con la luce del sole.
• Spegni o abbassa la potenza del condizionatore quando non c’è nessuno nella stanza.
• Non richiedere una temperatura interna molto più bassa o più alta rispetto a quella esterna, per ovviare a consumi eccessivi e non causare risentimenti al proprio stato di salute.

LO SCARICO DI CONDENSA

Con il climatizzatore in modalità freddo è l’unità interna a produrre e trasportare l’umidità. Una volta raccolta tutta l’acqua dentro la sua apposita vaschetta, quando supera il colmo si versa sulla tubazione di scarico e finisce in un bidoncino o apposito scarico. Quando invece esiste la possibilità di scaricare per caduta la condensa prodotta, in quel caso ci colleghiamo ad uno scarico fognario, o di un altra utenza disponibile.

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